Tra gli oltre mille commi previsti nella Legge Finanziaria 2007, sono presenti alcune disposizioni (comma 1192 e seguenti) in tema di regolarizzazione di lavoratori dipendenti non risultanti da scritture o da altra documentazione obbligatoria.
In particolare, sarà possibile, entro il 30 settembre 2007 proporre istanza di regolarizzazione agevolata di lavoratori dipendenti.
La norma quindi non si riferisce, né a lavoratori inquadrati come collaboratori che in realtà sono dei lavoratori dipendenti, né al caso più classico di contributi personali di artigiani e commercianti, né ai casi di omessi versamenti di lavoratori regolarmente assunti.
Per essere chiari, si tratta di regolarizzare lavoratori ?in nero?, e questa facoltà è concessa ?anche ai datori di lavoro che non siano stati destinatari di provvedimenti amministrativi? concernenti il pagamento dei contributi. Quindi la parola ?anche? significa che questa possibilità spetta principalmente a chi, i provvedimenti amministrativi, li ha ricevuti.
In pratica si tratta, non di recuperare pagamenti omessi, ma di far emergere nuova base contributiva che andrà, almeno nelle intenzioni del legislatore, ad aumentare l?attivo di bilancio degli Enti di Previdenza.
La procedura prevede che la regolarizzazione sia preceduta da atti di conciliazione (così come previsti agli artt. 410 e 411 del cod. proc. civ.), e che il periodo di regolarizzazione non sia superiore a 5 anni. Inoltre, il lavoratore, salvo i casi di dimissioni o di licenziamento per giusta causa, deve essere mantenuto in servizio per almeno 24 mesi.
Come in tutti i condoni, è prevista un?agevolazione, e l?agevolazione consiste in uno ?sconto? dei contributi, dovuti, pari ad un terzo. Agli importi dovuti a titolo di contributi previdenziali non saranno aggiunte le sanzioni. Inoltre, è prevista un?agevolazione anche per quanto attiene alle modalità di pagamento, infatti, un quinto del totale dovuto dovrà essere pagato all?atto dell?istanza, e la restante parte in 60 rate mensili senza interessi.