credito d’imposta per gli studi associati

credito d’imposta per gli studi associati

Al fine di favorire la crescita dimensionale degli studi professionali, dal 1 gennaio 2008 è attribuito un credito d’imposta d’importo pari al 15 per cento dei costi sostenuti.

Il credito d’imposta spetta per l’acquisizione, anche mediante contratti di leasing, di mobili e arredi, attrezzature informatiche, macchine d’ufficio, impianti ed attrezzature varie, programmi informatici e brevetti. Saranno anche considerate valide le spese relative all’ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione degli immobili.

Gli studi associati, che dovranno essere composti da quattro a dieci professionisti, potranno avere anche la veste societaria. Condizione per poter fruire del credito d’imposta è che tutti i soggetti partecipanti alle operazioni di aggregazione esercitino l’attività professionale esclusivamente all’interno della struttura risultante dall’aggregazione. Questo significa che un professionista che esercita già la propria attività, aggregandosi con altri professionisti, per poter fruire del credito d’imposta di cui in commento, dovrà chiudere lo studio dove attualmente esercita la professione.

Il credito d’imposta spetta con riferimento alle aggregazioni effettuate nel triennio compreso tra il 1 gennaio 2008 e il 31 dicembre 2010. I costi validi saranno quelli sostenuti tra la data in cui risulta effettuata l’aggregazione e i successivi dodici mesi. Quindi per fare un esempio se l’operazione di aggregazione è giorno 1 luglio 2008, le spese relative all’aggregazione sostenute da quella data e fino al 30 giugno 2009 potranno essere considerate valide per il riconoscimento del credito d’imposta.

.Il credito d’imposta, indicato in dichiarazione dei redditi, è utilizzabile in compensazione.

La fruizione del credito d’imposta rimane congelato fino all’autorizzazione della Commissione Europea e, comunque, fino a quando non saranno emanati i decreti che fissano le modalità di attuazione, nonchè le cause di revoca. Trattandosi di un’operazione, quella dell’aggregazione degli studi professionali, che richiede tempi non brevi, sia per la decisione e sia per questioni logistiche, appare utile iniziare, per quei soggetti potenzialmente interessati, a verificare la convenienza economica e gli impatti pratici.

Come sempre resto a disposizione di quanti volessero maggiori informazioni sull’argomento, e colgo l’occasione per porgerVi i miei più distinti saluti.

Angelo Pisciotta

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