Al via il bonus benzina 2023, ecco le istruzioni

Al via il bonus benzina 2023, ecco le istruzioni

Oltre alla retribuzione prevista contrattualmente, il datore di lavoro può corrispondere ai propri dipendenti anche i fringe benefit, ossia beni e servizi in natura che costituiscono elementi remunerativi.

All’interno del messaggio n. 3884/2023 pubblicato dall’INPS, troviamo la disciplina generale dei beni ceduti e dei servizi prestati, noti come fringe benefit. Per quanto riguarda il bonus carburante, ovvero un importo fino a 200 euro riconducibile a buoni benzina è importante sapere che l’importo del bonus non è incluso nella base imponibile per il calcolo dei contributi.

Per l’anno 2023 la soglia di esenzione è fissata a 258,23 euro, ma nel caso di fringe benefit concessi ai lavoratori dipendenti con figli, compresi quelli nati fuori dal matrimonio riconosciuti e quelli adottivi o affidati che si trovano nelle condizioni (anagrafiche e reddituali) previste dall’articolo 12, comma 2, del TUIR, la soglia di esenzione è di 3.000 euro.

Per determinare il limite della soglia di 3.000 euro, occorre tener conto di tutti quei beni o servizi (nonché di eventuali rimborsi o somme erogate per utenze di acqua, gas e luce) ricevuti da precedenti datori di lavoro.

Le disposizioni in materia di non imponibilità delle somme erogate a titolo di fringe benefits sono strutturali e ciò significa che l’esenzione prevista nel rispetto della soglia base pari a 258,23 euro, non è sottoposta ad alcun limite di tempo. Tuttavia, la misura incentivante prevista dal decreto Lavoro si applica solo alle somme che entrano effettivamente in possesso del lavoratore entro il 12 gennaio 2024.

I datori di lavoro, ai fini di recupero della quota di fringe benefit erogata e precedentemente sottoposta a contribuzione, potranno procedere nella denuncia di competenza 2023 sezione “VarRetributive”.

È possibile utilizzare tre diversi codici:

  • FRIBEN per l’abbattimento dell’imponibile in pari misura al fringe benefit per la medesima mensilità di competenza;

 

  • FRBDIM nel caso in cui per la competenza specifica ci sia eccedenza massimale;

 

  • FRBMAS per riportare parte dell’eccedenza massimale presente nelle denunce di competenze successive a quelle interessate dai fringe benefit, nell’imponibile, per effetto della diminuzione degli imponibili delle competenze precedenti.

Per quanto riguarda il datore di lavoro, il costo sostenuto per l’acquisto dei buoni carburante è interamente deducibile ai fini IRES o IRPEF.

Palermo, Roma, 23 novembre 2023

Avv. Dott. Angelo Pisciotta