Cos’è?
Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). È rivolto a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.
A quanto ammonta l’agevolazione?
Con riferimento alle iniziative ammesse, Resto al Sud copre il 100% delle spese, a fronte di un finanziamento massimo di 50.000 euro per ciascun richiedente, con un tetto massimo di 200.000 euro. Una società composta da più di quattro soci, quindi, può ricevere comunque un finanziamento non superiore a 200.000 euro.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così frazionate:
- 50% di contributo a fondo perduto
- 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
È previsto un ulteriore contributo a fondo perduto pari a 15 mila euro nel caso di ditta individuale o libero professionista e di 10 mila euro per ogni socio fino ad un massimo di 40 mila euro nel caso di società.
A chi è rivolto?
Le agevolazioni sono rivolte agli under 56 che:
- al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) oppure trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria;
- non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017;
- non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
- non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento
L’incentivo si rivolge a:
- imprese costituite dopo il 21/06/2017;
- imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria);
Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:
- i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche);
Palermo 15 novembre 2021 Avv. Dott. Angelo Pisciotta