La nuova bozza del decreto sul Parco Agrisolare (non ancora pubblicato dal Ministero dell’Agricoltura) volta alla realizzazione di impianti fotovoltaici nei settori agricoli e agroindustriali, modifica i canoni ammissibili e le percentuali di agevolazione, portando la copertura delle spese per i premi erogati sotto forma di contributi a fondo perduto fino all’80%.
Gli obiettivi del Masaf (ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) sono quelli di incrementare ulteriormente la produzione rinnovabile e successivamente di aumentare la partecipazione degli imprenditori agricoli, dei beneficiari e delle imprese agroindustriali, i quali potranno partecipare collettivamente, al bando.
A parità di costi ammissibili, gli aiuti possono essere cumulati con ulteriori aiuti da parte dello Stato, fermo restando il divieto del doppio finanziamento e alla condizione che tali combinazioni non comportino un superamento dell’intensità di aiuto stabilita per ogni tipologia di investimento.
Il 40% delle risorse è riservato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I possibili interventi
Gli impianti dovranno essere nuovi e potranno essere installati solamente sulle coperture di fabbricati e serre già esistenti al fine di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda agricola; gli interventi relativi all’acquisto e all’installazione di pannelli fotovoltaici su tetti di fabbricati strumentali sono concessi.
Le aziende possono anche effettuare lavori di ristrutturazione volti a migliorare l’efficienza energetica della struttura, come per esempio la rimozione dell’amianto dai tetti e l’installazione di dispositivi di isolamento, e anche sistemi di ventilazione connessi alla sostituzione del tetto. Il periodo entro il quale tali lavori devono essere portati al termine è di 18 mesi.
Le spese ammissibili
L’acquisto e posa di moduli fotovoltaici, gli inverter, i software di gestione, gli ulteriori componenti di impianto, i sistemi di accumulo, la fornitura e messa in opera dei materiali necessari agli interventi e i costi di connessione alla rete, sono ammissibili fimo ad un massimo di 1.500 euro/kWp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici e fino a ulteriori 1.000 euro/kWh, se sono installati anche sistemi di accumulo.
La spesa massima consentita per i sistemi di accumulo è di 100mila euro e in caso di installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e le macchine agricole, è ammessa un’ulteriore spesa di 30mila euro.
Le percentuali
L’agevolazione per gli investimenti nelle aziende agricole, connessi alla produzione agricola primaria per il fotovoltaico è dell’80% e scende al 30 % l’agevolazione concessa agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Palermo, Roma, 27 aprile 2023
Avv. Dott. Angelo Pisciotta