Il 4 dicembre è un giorno importante per le famiglie italiane che intendono assumere colf, badanti e baby-sitter extracomunitari. Questa data è stata fissata come “click day” in base al decreto flussi 2023-2025, il quale prevede una quota di 9.500 posti annuali per il settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria.
Non tutte le quote saranno destinate alle assunzioni delle famiglie, ma la distribuzione effettiva fra i due comparti avverrà in un secondo momento. La domanda di assunzione si compila online, tramite il portale https://portaleservizi.dlci.interno.it, al quale si accede con Spid o carta di identità elettronica.
I datori di lavoro dovranno affrettarsi nelle procedure che precedono la domanda: in primis è necessario verificare la disponibilità di un lavoratore già presente in Italia, per cui è necessario rivolgersi al centro per l’impiego competente per territorio, che potrebbe richiedere fino a 20 giorni lavorativi.
In seguito, vi è l’acquisizione dell’asseverazione da parte di un professionista qualificato, come un consulente del lavoro, un avvocato o un commercialista. In alternativa all’asseverazione, è possibile ottenere un’attestazione da parte di un’organizzazione datoriale che certifichi il rispetto del contratto collettivo di lavoro e la congruità del numero di richieste rispetto alla capacità patrimoniale del datore.
Infine, la famiglia dovrà anche procurarsi il certificato di idoneità alloggiativa, che va richiesto al Comune.
Ci sono delle condizioni anche sul reddito disponibile del datore: se sono presenti patologie o disabilità che ne limitano l’autosufficienza, non è richiesta una soglia minima di reddito disponibile. Tuttavia, se il datore di lavoro non ha queste condizioni, deve avere un reddito imponibile annuo minimo di 20mila euro se vive da solo, e di 27mila euro se ha altri familiari conviventi.
Il lavoratore comunitario dovrà essere assunto con il Contratto Nazionale del Lavoro Domestico e la sua retribuzione mensile non potrà essere inferiore all’importo dell’assegno sociale, ovvero 503,27 euro al mese.
Per quanto riguarda l’orario di lavoro, questo dovrà essere di almeno 20 ore settimanali. È possibile assumere il lavoratore a tempo indeterminato o a termine, ma in quel caso, i costi contributivi saranno leggermente superiori.
È bene sottolineare che il lavoratore da assumere può provenire da qualsiasi Paese extraeuropeo.
Per le richieste di assunzione rimaste insoddisfatte con la quota del 2023, ci sarà la chance del click day 2024, fissata per il settore domestico al 7 febbraio 2024.
Le famiglie dovranno ricevere una proposta sul rilascio del nulla osta entro i 60 giorni previsti per poter presentare la domanda nel 2024. In caso contrario, il rischio è quello di non poter partecipare alla quota del 2023 e di essere esclusi anche dal click day del 2024.
Il lavoro degli uffici sarà imponente, considerando i 136mila posti per lavoratori extra e del 2023, ai quali si aggiungeranno i 151mila del 2024, con i nuovi click day già a febbraio.
Palermo, Roma, 27 novembre 2023
Avv. Dott. Angelo Pisciotta