Con l'emanazione del d.lgs. 81 \ 2008 modificato dal successivo d.lgs. 106 \ 2009, si è stabilito l'obbligo di rendere più esplicita la valutazione dei rischi correlati all'attività lavorativa.
Precedentemente fissato al 16 maggio 2009, l'obbligo da parte di tutti i datori di lavoro di redigere il c.d. documento di valutazione dei rischi con finalità preventive, entrerà in vigore a partire dall' 1 agosto 2010, al fine di sensibilizzare ed informare tutti i soggetti operanti nel mondo del lavoro, per contrastare il fenomeno dello stress da lavoro correlato.
Lo stress da lavoro, oltre ad essere un problema che coinvolge il lavoratore, risulta essere un problema che coinvolge anche i datori di lavoro e la cui valutazione del rischio presuppone, l'esplicitazione di valutazioni di ordine sia di carattere soggettivo che emotivo, che ogni persona riesce a dare alla propria esperienza lavorativa.
Essendo quindi, tutti i datori di lavoro obbligati per legge a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori diventa quindi obbligatorio stilare un quadro di valutazione dei rischi, che si articoli nelle tre fasi fondamentali di identificazione dei pericoli, di stima dei rischi e di valutazione dettagliata degli stessi al fine di individuarne le misure di prevenzione.
Tale documento quindi, dovrà attestare interventi volti ad azioni di sensibilizzazione per individuarne i soggetti coinvolti e gli strumenti adottati, analisi circa l'organizzazione del lavoro, gestione sulla sicurezza e sui flussi informativi inerenti agli indicatori aziendali da stress, processi valutativi e report di analisi, nonchè programmi preventivi e piani di monitoraggio.
A differenza di altri fattori di rischio però, nel caso di stress da lavoro correlato, il pericolo è sempre imminente, e nonostante vi siano settori e mansioni a più alto rischio, questi, non comporteranno l'esclusione di tali luoghi di lavoro dalla redazione del documento di valutazione dei rischi prorogato in via definitiva all' 1 agosto 2010.