Modifiche alle norme sulle dimissioni volontarie

Modifiche alle norme sulle dimissioni volontarie

Il 25 settembre 2007 è stato approvato in via definitiva dal Senato, e già in precedenza dalla Camera dei Deputati, il disegno di legge n. 1695 che introduce nuove modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie.

La legge introduce l’obbligo di consegnare le dimissioni su appositi moduli predisposti e resi disponibili gratuitamente dalle direzioni provinciali del lavoro e dagli uffici comunali, nonché dai centri per l’impiego. I moduli, che avranno validità di quindici giorni dalla data di emissione, riportano un codice alfanumerico progressivo di identificazione, la data di emissione, nonché spazi, da compilare a cura del firmatario, destinati all’identificazione della lavoratrice o del lavoratore del datore di lavoro, della tipologia di contratto da cui si intende recedere, della data della sua stipulazione e di ogni altro elemento utile.

I moduli, utili per comunicare le dimissioni, saranno resi disponibili entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, di concerto con il Ministero per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione. I moduli saranno resi disponibili anche attraverso il sito internet del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, nonché, previa autorizzazione, dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dai patronati.

La disposizione si applica non solo ai rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ma anche a tutti gli altri contratti di lavoro, siano essi a tempo determinato o parziale, nonché ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, ai contratti di natura occasionale, ai contratti di associazione in partecipazione, soltanto nell’ipotesi in cui l’associato presti attività lavorativa, e ai contratti di lavoro instaurati dalle cooperative con i propri soci.

Le dimissioni in assenza dei requisiti e delle forme previste, verranno considerate nulle.

Obiettivo del provvedimento è quello di eliminare la prassi, frequentemente utilizzata dai datori di lavoro, delle false dimissioni, cioè delle dimissioni in bianco fatte sottoscrivere al lavoratore o alla lavoratrice nel momento dell’assunzione e dimostrare la certezza “cronologica” della volontà del lavoratore di dimettersi.