In data 25 ottobre 2007 il Ministro del Lavoro ha firmato il decreto che estende l’obbligo del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) a tutti i settori economici e non più solo alle imprese edili e agricole. L’estensione entrerà in vigore decorsi 30 giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il Durc sarà d’ora in poi richiesto a tutti i datori di lavoro ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi in materia di lavoro e legislazione sociale previsti dall’ordinamento, nonché ai fini della fruizione dei benefici e sovvenzioni previsti dalla disciplina comunitaria. Il Durc è inoltre richiesto ai datori di lavoro ed ai lavoratori autonomi nell’ambito delle procedure di appalto di opere, servizi e forniture pubblici e nei lavori privati dell’edilizia?.
Il Durc verrà rilasciato dall’INPS, dall’INAIL, dalle CASSE EDILI solo se costituite dalle associazioni datoriali e dai sindacati dei lavoratori comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale, dagli ENTI BILATERALI in via sperimentale per 24 mesi.
Tra i requisiti per ottenere il rilascio della regolarità contributiva è richiesta, innanzitutto, la continuità degli adempimenti mensili o periodici, nonché la corrispondenza tra i versamenti effettuati e quelli accertati dagli Istituti Previdenziali come dovuti. La validità del Durc è mensile, ma negli appalti privati è trimestrale.
Tra le agevolazioni contributive per cui è necessario avere il Durc, rientrano: le assunzioni di lavoratori in mobilità, le assunzioni di lavoratori disoccupati (legge 407/90) o in Cigs da almeno 24 mesi, le assunzioni di lavoratori con contratto di inserimento o reinserimento, le assunzioni di giovani in possesso di diploma o attestato di qualifica, etc.
Nel caso in cui l’agevolazione è riconosciuta da INPS o INAIL, l’azienda non deve richiedere il Durc, ma sarà l’Istituto competente ad effettuare le verifiche per il rilascio. Nel caso in cui l’Istituto riscontri delle inadempienze, prima del recupero delle agevolazioni, dovrà invitare il datore di lavoro a regolarizzarsi entro 15 giorni.