Gli atti dell’amministrazione finanziaria e dei concessionari della riscossione devono tassativamente indicare l’ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni complete in merito all’atto notificato o comunicato e il responsabile del procedimento. Questo è quanto previsto dalla legge 212 del 27 luglio 2000 meglio nota come Statuto del Contribuente.
Le cartelle di pagamento devono quindi, tassativamente, dice la norma, contenere il nome del responsabile del procedimento. L’assenza di tale informazione rende le cartelle difformi a quanto previsto dalla legge e tale difformità renderebbe le cartelle nulle.
Peraltro, anche la Corte Costituzionale, con l’ordinanza 377 del 9 novembre 2007 si è espressa dichiarando illegittime le cartelle esattoriali prive dell’indicazione del responsabile del procedimento. Si segnala, per quanto non si tratti di un dato con valore normativo, che è stata emanata, da parte di Equitalia, società responsabile della riscossione, una direttiva che impone a tutte le società di riscossione partecipate, di indicare il nome del responsabile del procedimento sulle cartelle di nuova emissione. Quasi a confermare le ragioni dei contribuenti e cercare di riparare all’errore, almeno per il futuro.
La questione, salvo naturalmente i tentativi da parte dei concessionari della riscossione di convincere i giudici tributari delle loro ragioni, sembrerebbe chiarita in favore dei contribuenti. Ma, come sempre più spesso accade, quando l’Amministrazione Finanziaria è certa di perdere in fase contenziosa, chiede di riscrivere le regole del gioco, e quindi la questione, molto probabilmente, sarà decisa dal legislatore.
Infatti, è stata inserita una norma all’articolo 36 della legge di conversione del decreto legge n.248 del 31 dicembre 2007, che conferma che le cartelle di pagamento devono contenere, a pena di nullità, l’indicazione del responsabile del procedimento. Tale obbligatorietà, però, viene prevista soltanto per i ruoli consegnati agli agenti della riscossione a decorrere dal 1 giugno 2008. Ma cosa ancora più scandalosa, la norma continua dicendo che “la mancata indicazione dei responsabili dei procedimenti nelle cartelle di pagamento relative a ruoli consegnati prima di tale data non è causa di nullità delle stesse”. In pratica viene sanato un comportamento di assoluta illegittimità dell’Amministrazione Finanziaria con un provvedimento normativo.
Il testo normativo è stato approvato dalla Camera dei Deputati e aspetta l’esame definitivo del Senato entro il 29 febbraio.
Come sempre resto a disposizione di quanti volessero maggiori informazioni sull’argomento, e colgo l’occasione per porgerVi i miei più distinti saluti.
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